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Immagine del redattoreDario

OrtoForesta in divenire

In questo post condivido un'anteprima del progetto per il nostro futuro market garden agroforestale a Firenze.


Questo è ancora un design provvisorio, quindi qualsiasi tipo di feedback è super ben accetto - specialmente se critico e specialmente se basato su esperienza personale!


Contesto (per grandi linee): terreno di 1ha circa, alluvionale, limo-sabbioso, pH 7.7, O.M 3%, ottima esposizione, irriguo, a Firenze. I filari sono orientati da Nord-Ovest a Sud-Est.



L'interfilare conterrà blocchi di letti di ortaggi, come mostrato nell'ultimo diagramma. Il primo schema mostra una sezione dei filari vista di lato. La seconda e la terza mostrano due diversi tipi di filari visti dall'alto.

Ciascun filare avrà alberi da frutto, piccoli frutti, arbusti da biomassa (e azoto-fissazione), erbacee da produzione e da biomassa. In mezzo agli alberi da frutto ci saranno degli alberi di servizio emergenti, con lo scopo di creare ombra e biomassa per i filari e parzialmente per i letti di ortaggi in mezzo.


Il primo anno ci saranno ortaggi anche sui filari, a fungere da placenta, preparando il terreno e coprendolo intanto che le perenni crescono.


Ogni filare è stato progettato per essere potenzialmente ricreato in un clima leggermente diverso. I primi sono adatti al clima inglese, e via via si passa da climi temperati a climi caldi, aridi e mediterranei.





L'ultima sezione (file Gs e G) è più stretta, densa e successionale nella sua dinamica (simil-sintropico) rispetto alle altre ed è stata progettata insieme a Gennaro. Nei letti di ortaggi di quell'intera sezione ci saranno probabilmente delle perenni da biomassa.

Se questa sezione funzionerà e diventerà (come previsto) sempre più autosufficiente in termini di biomassa ed efficiente in termini di ombreggiamento ed interazioni radicali, l'idea è quella di aggiungere altri filari in mezzo ai blocchi di ortaggi negli anni successivi.


Lo scopo di questa sperimentazione è di rendere le osservazioni e gli errori che faremo rilevanti per il più grande numero possibile di persone e situazioni.


Che ne pensate?



 

Grazie a Matteo Siroli, Matteo Mazzola, Daniele Bucci, Gennaro Cardone per i preziosi consigli e le tante critiche costruttive su diversi dettagli (sopratutto scelta delle specie da utilizzare, dei portainnesti e del sesto d'impianto)


Metterò aggiornamenti regolari sulla progettazione che sull'installazione e gestione di questo sistema sul nostro canale Telegram italiano: t.me/OrticolturaRigenerativa. Per chi non ha e non vuole Telegram, è comunque possibile vedere tutti i contenuti al link t.me/s/OrticolturaRigenerativaa

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2 Comments


Ivan Madonia
Ivan Madonia
Sep 03, 2023

Ciao, non mi è chiara la gestione dell'ombra da parte delle emergenti. Sto cercando di immaginare come potrei inserire queste tecniche in un piccolo appezzamento ad uso familiare, nel quale avrei: climax ogni 4 metri (in ordine ginkgo, nespolo Giapp., fico, poulownia, kaki, salice babil. Kaki). Tra questi ogni due metri un supporto di salice rosso e bianco ma tenuto a ceppaia (qui il dubbio dell'ombra, io lo metterei per biomassa) e nei due metri di basso servizio metterei le solite aromatiche più piccoli frutti. Ogni spazio vuoto nei primi anni riempito da covercrops

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davide
Feb 15, 2023

Ciao, l'orientamento dei filari è dettato dalla conformazione del campo o ci sono dei criteri da rispettare? grazie

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